" Disprezzo profondamente chi simula i buoni sentimenti e intenzioni, i
menzogneri, chi non si pone o chi lo fa male. L’accidia. Chi specula,
gli arrivisti e i perbenisti. Aberro chi usa la fragilità degli altri
per ottenere il proprio utile, chi sfrutta un malato e la sua malattia.
Chi strumentalizza un dolore. I menestrelli e i teatranti. Le maschere.
Schifo la falsa diplomazia e la vanità. La guerra. Le minacce vestite a
festa, i comportamenti subdoli e i coni d’ombra. Detesto la cattiva politica e la cattiva medicina.
Stimo profondamente chi ha il coraggio della lealtà e della sincerità,
chi si pone bene o chi quando pensa di farlo male decide di non farlo.
Chi non specula, chi fa della fragilità di un cuore il punto di forza
della persona medesima, chi rispetta il malato e la sua malattia, gli
strumenti di un menestrello, il copione di un attore. Ammiro chi usa il
bene per fare meglio e la giusta umiltà di chi sa che anche da un
perdente ha molto da imparare. Dante Alighieri e Pier Paolo Pasolini,
Oriana Fallaci e la Bibbia. Amo chi ha sete di verità e di luce, chi
sorride e chi piange, chi s’incazza per un ideale e per un sogno, il mio
libro e quello di un altro scrittore, il fine alto di un progetto e le
buone pratiche, la pace, la giustizia, la buona politica e la buona
medicina. "
Così si è espressa Ursula Vaniglia Orelli, autrice di MELA AMARA.
Molto di più di un romanzo, molto più di esperienza, molto più di ideali: la concretezza di un fantastico progetto.
"Ecco il romanzo-verita' di Ursula Vaniglia Orelli indagare negli abissi
più cupi del vuoto, raccontare disagi e follie di un'autopunizione
travestita da narcisismo, nevrosi, paura. Un viaggio struggente tra
turbamenti, violenze, psicofarmaci, spettri, segreti e tradimenti. Dalla
Roma decadente della tarda Prima Repubblica all'Angola dilaniata da
guerre civili e diamanti insanguinati. Dagli eccessi della Milano da
bere alla morigerata vita da reparto in ospedale. Amore deviato
intrecciato alla cronistoria di una terapia salvifica. "Senza appetito" è
il significato letterale del disturbo esistenziale, sociale e
alimentare detto anoressia. Astinenza volontaria da cibo, calorie,
sentimenti, ricordi, coscienza... È forse il nulla il fine ultimo di
tale ascesi fisica e morale? Peccato e redenzione, hybris e catarsi, nel
seme di un frutto rosso come la passione dal sapore amaro come fiele."
A tutto ciò, ecco l'aggiungersi di un'intento ammirevole, per cui Ursula sta combattendo ed ha ormai praticamente realizzato il proprio obiettivo: parte dei guadagni della vendita del suo romanzo saranno utilizzati per il sostentamento di una struttura nel Lazio, una casa di cura per chiunque soffra di distirbi alimentari, dall'anoressia all'obesità. Si tratterà di una struttura da cui tutte le persone bisognose di aiuto, di cura, di sostegno a causa dei dca potranno ricevere tutto ciò gratuitamente!
Ursula, persona solidale, di gran cuore e portatrice di grandi ideali che sa trasformare in progetti concreti.
Ammirazione infinita verso di lei.
Una donna, una guerriera, una vincitrice, un mito.
Blog con tema principale 'disturbi alimentari'. Pensieri, parole, animi stanchi. Ma anche voglia di riscatto, di respiro, di vita. Chiunque lo desideri può inviarmi tramite messaggio facebook o e-mail ciò che vuole esprimere e condividere con noi, lettrici e lettori di questo blog e ciò verrà pubblicato. Diamo voce all'urlo soffocato in noi!
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Per quello che leggo nella "prefazione", mi sembra un libro molto interessante, e poi ammiro moltissimo questa persona che ha avuto la bellissima idea di devolvere il ricavato dei suoi guadagni per aiutare a costruire una clinica per chiunque soffra di dca, è veramente una persona encomiabile!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaCiao cara! E' bello vedere che ci sei sempre! C:
EliminaEsatto, anche io la ammiro tantissimissimo!!