sabato 28 marzo 2015

Diamo voce all'urlo soffocato in noi. - Brucia tutto.

Pensieri, parole, animi stanchi.
Ma anche voglia di riscatto, di respiro, di vita.


-inviato da Alice

Non esiste la sconfitta di fronte questo schifo di malattia.
Esiste la vittoria, ma non la sconfitta, piuttosto esiste la sottomissione.
Sottomissione che ti rende schiava, schiava di qualcosa che nessuno vede,ma che ti logora dentro, un'altra persona, anzi, un essere schifoso, parassita, sanguigna che ti logora dentro.
Ti brucia dentro.
Si impossessa di te.
Del tuo controllo.
Ride di te, del tuo dolore, del tuo pianto.
Quel pianto che non riesci a fermare.
Un pianto improvviso, paragonabile ad un incendio in bosco in piena estate.
Brucia tutto. Non si ferma. Continua a bruciare e bruciare ettari di terra.
Continua a distruggere.
Lasciandosi dietro un terreno sconfitto, devastato, nudo.
Ecco.
Non perdi di fronte alla malattia.
Rimani letteralmente soffocato, sotterrato da una valanga.
Senza fiato senza riuscire a respirare, poi d'un tratto, in qualche modo, riprendi il controllo, la guida.
Sei di nuovo tu a combattere, con una nuova cicatrice. Una salita da iniziare. Ma almeno,a guidare sei tu.


giovedì 19 marzo 2015

Guerrieri di noi stessi.

"Io sono il condannato e il carceriere.
Sono l'uomo in gabbia e quello che ha gettato le chiavi.
Sono fuori e dentro di me.
E come mi sono rinchiuso, così posso venire fuori di qui."
~Diego Cugia



Io sono la condannata e il giudice di me stessa.
 Mi autocondanno, ma ora so che ciò è sbagliato.
 Mi autoincolpo, ma tutto non può essere colpa mia, non è nemmeno statisticamente possibile.
 Tutto questo lo voglio cambiare, la ragione deve prevalere.
Io sono la donna in gabbia e quella che ha gettato le chiavi.
 Le chiavi le ho pure perse, ma diventerò fabbro. Forgerò una nuova serratura.
 Forgerò una nuova me stessa, di cui solamente io possa avere le chiavi.
Sono fuori e dentro di me.
 Sono Io, sono Me Stessa, sono entrambe, ma una è da tenere a bada.
 Io lotto, io combatto, io guerriera di me stessa, non voglio arrendermi.
 Noi, guerrieri di noi stessi, non dobbiamo arrenderci.
 Parlo a te, che stai leggendo, parlo a me: non farti sottomettere.
E come mi sono rinchiusa, così posso venire fuori di qui.
 E come il baratro ci ha avvolto, un gradino alla volta, con tante e tantissime difficoltà, ce la potremo fare: risaliremo.
 Giorno dopo giorno, cadremo, ma ripartiremo. E ancora combatteremo.
 Guerrieri. Guerrieri di noi stessi.


domenica 15 marzo 2015

Giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla”.


Oggi, 15 Marzo 2015, si celebra la quarta giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla”, nonché giornata contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA): si tratta di un’importante iniziativa, nata dal desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica, anche attraverso la testimonianza di coloro che hanno sofferto e soffrono di DCA e dei loro familiari, piuttosto che di centri di cui mi sento di citare "Il Bucaneve", molto attivo e propositivo per quanto riguarda progetti ed iniziative.
Ma ora passiamo a noi, noi che 'ci siamo dentro' o che ci siamo passate; o meglio, passiamo a me, perchè l'opinione è mia anche se credo sia condivisa.
Questa giornata è un modo, è un'occasione, di avvicinarci anche tra noi, di sentirci più unite...magari di conoscersi e sicuramente, è un qualcosa che ti dice "Ehi, non sei sola!"
Numerosi eventi si svolgeranno oggi ed anche io, nonostante le mie paure e difficoltà, mi sono decisa ad affrontarmi ed affrontarle e mi recherò ad una di esse.
Forza.
Oggi più che mai si deve combattere!
Unite/i contro i nostri mostri, unite/i verso la vita.



lunedì 9 marzo 2015

" Ricordati di guardare verso l'alto."

Una lettera, anzi lettera è riduttivo, è molto di più.
E' forza, è stupore, è di una potenza infinita.
L'ho ricevuta oggi, nell'incredulità di ciò che leggevo.
E ancora rimango incredula per ogni singola parola, per ogni singolo pensiero che hai espresso, Amore mio.
Grazie, grazie, grazie all'infinito.



9/3/2015
-----,
sono quattro. Ti rendi conto? Quattro! Io non penso di realizzare la cosa. 
Quattro mesi stupendi, quattro mesi che mi hanno risollevata da tutto, quattro mesi che ho quell'assurda fortuna d'averti accanto, e non potrei desiderare altro.
Mi fai stare bene, mi fai sentire 'a posto', e so che quando siamo assieme tutto il resto tace. 
E non sento il bisogno d'altro, se ci sei tu con me.
'Mio piccolo miracolo, sceso dal cielo per amare me' dice Tiziano. E per quanto possa non piacerti, descrive esattamente quello che provo ogni volta che mi sorridi, ed io non capisco più nulla. 
Che poi continui a faticare a crederci, quella è un'altra storia, dovrò convivere con questo stupore.
Ogni giorno è un dono in più, ogni giorno è un po' di forza che cerco di trasmetterti in più, ogni giorno una speranza in più.
Ed io voglio davvero affiancarti in tutto questo, voglio combattere con te: che comporti vittorie o sconfitte, riprese o ricadute, sono al tuo fianco: questo può convincerti a non mollare?
Già lo stai facendo, già pian piano ti sei forgiata e ti stai tuttora forgiando uno scudo che non ti eclissi la realtà, ma ti permetta di 'difenderti' da quella parte di te che ancora fatica ad accettare i colori, la vita. 
Sebbene in un certo senso questo faccia parte di chi sei, mi rifiuto di credere a questo lato che di rivalsa non ne vuole proprio sapere, che vuole piegarti a sé, che vuole restituirti e rafforzarti le catene di prigionia, che spinge in ginocchio, che ti avvicina a voler desiderare di liberarti di tutto, di eliminare tutta l'ansia (o almeno darti l'illusione di ciò), di svuotarti da quel senso di oppressione ed inadeguatezza che ti forza a terra.
E allora, ti prego, ricordati di guardare verso l'alto: l'ho vista, sai, quella lampada, ed ha dei fiori disegnati in controluce. Guardali, e ricorda che davvero i colori si possono vedere sempre e nei posti meno aspettati, nei luoghi meno conosciuti o nelle persone più importanti. Anche se colori diversi dal nero e dal rosso ti stanno ostili, sei la mia persona colorata, e questo non è disagiante!
Perchè sei il colore più bello.
Vorrei tu potessi davvero levarti di dosso il buio che s'infiltra negli angoli della tua mente, sciacquarti da tutti i pensieri che ti ossessionano e perseguitano, rinfrescarti l'anima.
E non ho motivo per pensare che tu non possa farcela, che NOI non possiamo farcela, insieme.
Perchè sei tanto simile ad un alberello, e non ti sembri assurda come similitudine: un albero 'crolla' in inverno, si indebolisce, perde le sue ricchezze più grandi e resta lì, spoglio e nudo, apparentemente senza altre speranze. Ma poi arriva la primavera, e con lei il clima mite, il sole, la brezza, e la Natura risorge:la chioma torna ad essere foltissima, il verde brilla, i rami si rinforzano, e gli manca solo la voce per poter urlare a tutti: "Ehi! Io ci sono! E sono pure più forte, rigoroso e bello di prima!".
Sono davvero sicura che ritorneranno tutte le tue foglie ed i tuoi frutti, -----, più rigogliosa di sempre.
L'importante non è mantenere sempre il controllo, quello che conta è riuscire a 'rinascere' dopo ogni crollo, indebolimento, perdita, nudità, apatia.
E non ho motivo per pensare che noi non possiamo farcela.

Alla Donna più Bella, più Combattiva,
più Forte e più Mia.
Tua.



mercoledì 4 marzo 2015

Diamo voce all'urlo soffocato in noi. - Alito di morte sulla mia pelle.

Pensieri, parole, animi stanchi.
Ma anche voglia di riscatto, di respiro, di vita.

-inviato da Alice

Anoressia.
Non mi hai uccisa, per ora almeno.
Ma ti odio. Odio te e lo schifo che mi circonda.
Abbandonata dalle mie più grandi amicizie...mi sono costruita un mio rifugio.
Un rifugio tutt'altro che sicuro, una trappola.
Sola, sola, io con me e la malattia che mi soffoca ogni giorno.
Sola anche nelle cose più semplici.
Sola senza 2 orecchie disposte ad ascoltare, una persona amica con la quale parlare.
Parlare anche di cazzate.
Di uscite, di ragazzi.
E lì.
Ti senti schifosamente sola.
Senza sapere cosa fare.
E magari vorresti dirlo a tutti.
Ma non c'è nessuno.